
Scampato il pericolo di morte, grazie al Dott. Resta, era arrivato il momento di risalire la china…e mi trasferirono in una clinica di riabilitazione, la migliore del meridione : la Fondazione Maugeri a Cassano delle Murge.
Venni dimessa dall’ospedale di Taranto il 18 Dicembre, a circa un mese dall’episodio e io non vedevo l’ora di trasferirmi a Cassano....Ma appena arrivai lì e vidi che quella clinica che mi aspettavo immersa tra glicini e camere accoglienti con copriletti a fiori era invece molto simile ad un ospedale, con le luci bianche e i corridoi stretti, la delusione fu grandissima.
Mi assegnarono subito una sedia a rotelle, perché nonostante mi mantenevo in piedi e riuscivo a mettere qualche passo, l’andatura era del tutto errata e assolutamente mi dissero di camminare solo alla presenza della fisioterapista. Mi cascò di nuovo il mondo addosso.: semi paralizzata in un ospedale nuovo ( il terzo in un mese), con facce nuove, regole nuove ( tipo caserma, scoprii in seguito),senza la possibilità di essere assistita dai miei genitori: avrei potuto vederli solo qualche ora al giorno. E poi….quella sedia a rotelle…come si guidava ? Non potevo fare a meno di piangere, e lo feci per due giorni di seguito, ininterrottamente…e lo fece anche la mia famiglia, di nascosto…Continuavo a ripetermi che non sarebbe stato così per sempre, che sarebbe passato e che DOVEVO FARMI FORZA. Ma intanto sono qui – pensavo-…. E una come me
( giovane,iperattiva e con tante cose da realizzare) cosa ci sta a fare qui? Come ci sono finita?
Cominciarono a darmi qualche farmaco per stare più tranquilla e giorno dopo giorno cominciai a piangere di meno….
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