
Allo scadere dei primi due mesi di ricovero, mi dimisero… il giorno di San Valentino…,ma il mio cuore era lì,..al Maugeri. Certo, ero felice di tornare a casa per qualche giorno,ma avrei sentito la mancanza di quel mondo, così ovattato, così su misura per me…Mi tolsero la sedia a rotelle…assurdo, ma quella era diventata un punto di riferimento…una culla dove poter riposare dopo le ore di allenamento in palestra….quella sedia che tanto mi aveva fatto piangere, ora mi mancava….pazzesco…
Ma il vero muro lo incontrai quando uscì dopo il secondo ricovero….In casa tutto mi sembrava fuori dalla mia portata,tutto troppo pesante, tutto troppo veloce, tutto troppo diverso da me ….ma qual 'era la normalità e qual era la diversità?Nessuno capiva cosa mi stesse succedendo, tantomeno io...…Mi sentivo sola, fuori luogo tra le mura di casa, inutile….perché non ero più come prima
( semplicemente camminavo ancora con incertezza ma a me sembrava un handicap enorme).
Avevo lasciato il mondo ovattato dove tutti sapevano cosa dire e cosa fare e ora mi trovavo nel mondo reale dove nessuno sapeva cosa dirmi, perché nessuno (fortunatamente) aveva vissuto la mia esperienza e non poteva capire….questa consapevolezza mi fece stare molto male…
1 commento:
... continua..., ti leggo con interesse anche perchè mi sembra di leggere me stesso che scrive.
a presto
centrostrorico
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