martedì 29 dicembre 2009

UN BORGO D'AMORE


Una sera di quest'estate, inkazzata nera, decisi che volevo andare a vivere da sola perché non sopportavo più niente e nessuno... e che avevo bisogno del mio spazio per non infierire sugli umori familiari...
Poi mio padre mi suggerì di cercare un terreno, costruire un B&B ed una cameretta per me: così avrei risolto 2 problemi... Non dover sopportare i titolari mettendomi in proprio e non dover sopportare i familiari andando a vivere da sola.Ci pensai seriamente....
Cominciai a girare per agenzie immobiliari..Cercando cercando, pensando pensando, ho valutato un'affare e, insieme a mio sorella, ho comprato una casa vacanza....
Bello il nostro gioiellino.. un pò da perfezionare, ma pieno di arte e romanticismo... Le alcove con i capetelli e tozzetti risalenti a chissà quale secolo...la mansarda con le travi in legno... un bijoux.
Ma la vera cosa bella é che tutta la famiglia é coinvolta in prima linea in quest'avventura. Tutti abbiamo un ruolo e condividiamo , forse per la prima volta, lo stesso interesse....
Per me e mia sorella é come un figlio di cui prendersi cura e far crescere al meglio.... per i miei genitori é il nipotino (non ancora avuto) di cui prendersi cura quando i genitori non possono.Dei veri e propri nonni, con i loro consigli e le loro premure ... anche se a volte in netto contrasto con le scelte dei genitori.
E oltre alla soddisfazione ( per me é un'altro obiettivo raggiunto alla faccia delle controversie della vita..) c'é la consapevolezza di esser diventata 'grande'....con una grande responsabilità. Niente più giochi.... ora si fa sul serio...
Ma soprattutto un grande premio che ci stiamo regalando ,dopo tutto....
nb. Il nostro borgo d'amore si chiama Borgo San Martino ( e anche il nome, per associazione di idee, é legato ad una 'ri'nascita ).

venerdì 25 settembre 2009

A VOLTE SPEZZARE UNA CATENA E' COME RINASCERE....


Rinascita
(di Cinzia Gargiulo)

Alza gli occhi al cielo e guardalo
come se lo vedessi per la prima volta.
Segui gli uccelli che planano nell'aria
e con loro alzati in volo.
Lascia che il sole ti scaldi la pelle
e godi del suo calore.
Guarda i prati fioriti
e sorridi alla natura che sboccia.
Ascolta la voce del vento
che ti racconta i segreti del creato.
Lascia che il rumore del mare
sia musica per le tue orecchie.
Fotografa nella tua mente le irte montagne
e serba il loro ricordo nel tuo cuore.
Contempla luna e stelle
ed entra in comunione con l'Infinito.
Osserva la natura con gli occhi di bambino
che con meraviglia esplora il mondo.
Vivi con gioia!
Non permettere all'ansia
alle paure
a nessuno
di sciupare il dono che hai ricevuto.
Accogli con gratitudine infinita
questa seconda vita
e fa' che ogni giorno
dall'alba al tramonto
sia per te un dono inaspettato.
Vivi pienamente il miracolo della vita
e conoscerai la felicità!!

domenica 23 agosto 2009

LA DEBOLEZZA RENDE UMANI


La debolezza rende umani.... e la normalità rende aridi.....
Stasera, rileggendo il mio blog e ripercorrendo la mia storia, oltre ad essermi commossa.... mi sono resa conto che l'Alessandra seduta su una sedia a rotelle era migliore di quella di oggi...
Paradossalmente era più serena e fiduciosa rispetto a quella severa, triste e sfiduciata di oggi...
In quella realtà di malattie e sofferenze apprezzavo ogni singolo gesto e pur nella mia 'debolezza' mi sentivo forte, abbastanza per poter aiutare gli altri ....
Li' si parlava la stessa lingua,ci si sentiva tutti uguali senza distinzione di sesso o età e ci si capiva senza parlarsi...
Ogni giorno c'era la gioia di una nuova conquista, mentre oggi mi avvilisco pensando a quello che ancora non riesco a fare...Insomma, ha preso di nuovo il sopravvento la 'pochezza' dell'uomo, sempre insoddisfatto e alla ricerca di chi sa cosa...
Fuori dalle mura della sofferenza la realtà é davvero triste: colma di indifferenza, egoismi, incomprensioni, rivalità,silenzi non ascoltati...
E' bastato davvero poco tempo per tornare ad essere'arida'... Allora penso a chi arido lo é da sempre, magari con la presunzione di non esserlo,... e penso che per fortuna sono stata anch'io debole....perché vale la pena essere Umani....

venerdì 21 agosto 2009

AMORE E PAZZIA


La Storia Dell'amore e la Pazzia
Raccontano che un giorno si riunirono in un luogo della terra tutti i sentimenti e le qualità degli uomini. Quando la noia si fu presentata per la terza volta, la pazzia come sempre un po' folle propose: "giochiamo a nascondino!". L'interesse alzò un sopracciglio e la curiosità senza potersi contenere chiese: "a nascondino? di che si tratta?" "é un gioco -spiegò la pazzia - in cui io mi copro gli occhi e mi metto a contare fino a 1000000 mentre voi vi nascondete, quando avrò terminato di contare il primo di voi che scopro prenderà il mio posto per continuare il gioco".
L'entusiasmo si mise a ballare, accompagnato dall'euforia. L'allegria fece tanti salti che finì per convincere il dubbio e persino l'apatia, alla quale non interessava mai niente.... però non tutti vollero partecipare. La verità preferì non nascondersi. Perché se poi tutti alla fine la scoprono? La superbia pensò che fosse un gioco molto sciocco (in fondo ciò che le dava fastidio era che non fosse stata una sua idea) e la codardia preferì non arricchirsi.

"UNO,DUE,TRE..." -cominciò a contare la pazzia. La prima a nascondersi fu la pigrizia che si lasciò cadere dietro la prima pietra che trovò sul percorso. La fede volò in cielo e l'invidia si nascose all'ombra del trionfo che con le proprie forze era riuscito a salire sull'albero più alto. La generosità quasi non riusciva a nascondersi. Ogni posto che trovava le sembrava meraviglioso per qualcuno dei suoi amici. Che dire di un lago cristallino? Ideale per la bellezza. Le fronde di un albero? Perfetto per la timidezza. Le ali di una farfalla? Il migliore per la voluttà. Una folata di vento? Magnifico per la libertà. Così la generosità finì per nascondersi in un raggio di sole. L'egoismo, al contrario trovò subito un buon nascondiglio, ventilato, confortevole e tutto per sé. La menzogna si nascose sul fondale degli oceani (non e' vero, si nascose dietro l'arcobaleno!). La passione e il desiderio al centro dei vulcani. L'oblio....non mi ricordo...dove? Quando la pazzia arrivò a contare 999999 l'amore non aveva ancora trovato un posto dove nascondersi poiché li trovava tutti occupati; finché scorse un cespuglio di rose e alla fine decise di nascondersi tra i suoi fiori. "un milione!" - contò la pazzia. E cominciò a cercare. La prima a comparire fu la pigrizia, solo a tre passi da una pietra. Poi udì la fede, che stava discutendo con Dio su questioni di teologia, e sentì vibrare la passione e il desiderio dal fondo dei vulcani. Per caso trovò l'invidia e poté dedurre dove fosse il trionfo. L'egoismo non riuscì a trovarlo: era fuggito dal suo nascondiglio essendosi accorto che c'era un nido di vespe. Dopo tanto camminare, la pazzia ebbe sete e nel raggiungere il lago scoprì la bellezza. Con il dubbio le risultò ancora più facile, giacché lo trovò seduto su uno steccato senza avere ancora deciso da che lato nascondersi. Alla fine trovò un po' tutti: il talento nell'erba fresca, l'angoscia in una grotta buia, la menzogna dietro l'arcobaleno e infine l'oblio che si era già dimenticato che stava giocando a nascondino.
Solo l'amore non le appariva da nessuna parte. La Pazzia cercò dietro ogni albero, dietro ogni pietra, sulla cima delle montagne e quando stava per darsi per vinta scorse il cespuglio di rose e cominciò a muovere i rami. Quando, all'improvviso, si udì un grido di dolore: le spine avevano ferito gli occhi dell'amore! La pazzia non sapeva più che cosa fare per discolparsi; pianse, pregò, implorò, domandò perdono e alla fine gli promise che sarebbe diventata la sua guida.

Da allora, da quando per la prima volta si giocò a nascondino sulla terra, l'amore e' cieco e la pazzia sempre lo accompagna....

lunedì 20 luglio 2009

ODE ALLA VITA


CHI MUORE (Ode alla vita)
di Pablo Neruda

Lentamente muore chi diventa schiavo dell'abitudine, ripetendo ogni
giorno gli stessi percorsi, chi non cambia la marca, chi non
rischia e cambia colore dei vestiti, chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione, chi preferisce il nero su
bianco e i puntini sulle i piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi, quelle che fanno di uno
sbadiglio un sorriso, quelle che fanno battere il cuore davanti
all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore chi non capovolge il tavolo, chi è infelice sul
lavoro, chi non rischia la certezza per l'incertezza, per inseguire un
sogno, chi non si permette almeno una volta nella vita di fuggire ai
consigli sensati. Lentamente muore chi non viaggia, chi non legge, chi
non ascolta musica, chi non trova grazia in se stesso. Muore lentamente
chi distrugge l'amor proprio, chi non si lascia aiutare; chi passa i
giorni a lamentarsi della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore chi abbandona un progetto prima di iniziarlo, chi non
fa domande sugli argomenti che non conosce, chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi, ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.
Soltanto l'ardente pazienza porterà al raggiungimento di una splendida
felicità.

giovedì 9 luglio 2009

MENO MALE...


Meno male che quella sera di cinque anni fa uscii con le mie amiche e comprammo last minute a poco prezzo il biglietto per il concerto di Michael Jackson….
Meno male che le cazzate mi sono sempre piaciute e ne ho fatte parecchie…
Meno male come mi è andata…..
Meno male che sono testa dura e non mi sono mai arresa….
Meno male che domani faccio riposo…..
Perché quello che oggi ci sembra una cazzata domani potrebbe avere un valore immenso e pertanto vale la pena viverlo….

sabato 4 luglio 2009

RICORDO...





Ricordo…. quella sera …In cui mi sentii spacciata… pensai a come avrei potuto affrontare il mio futuro da ‘diversa’….Davanti ad un computer, con un lavoro a distanza,..seduta su una sedia a rotelle, con una sola mano funzionante.….
Ricordo…. Quella mattina d’inverno… io stesa su un lettino mentre mi trasportavano in ambulanza da un ospedale all'altro.... un soffio di vento accarezzò il mio viso e mi chiesi...'Chissà quando mi accarezzerà di nuovo??...
Ricordo….. tutti i miei compagni di ‘avventura’….che nell’ultimo saluto mi hanno detto…’ un giorno sarai felice perché te lo meriti…’
Ricordo...e ricorderò per sempre chi mi ha fatto bene.... e chi mi ha fatto male….

mercoledì 29 aprile 2009

AMORE DOPO AMORE - Derek Walcott


Tempo verrà
in cui, con esultanza,
saluterai te stesso arrivato
alla tua porta, nel tuo proprio specchio,
e ognuno sorriderà al benvenuto dell'altro,
e dirà: siedi qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era il tuo io.
Offri vino. Offri pane. Rendi il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro e che ti sa a memoria.
Dallo scaffale tira giù le lettere d'amore,
le fotografie, le note disperate,
sbuccia via dallo specchio la tua immagine.
Siediti. E' festa: la tua vita è in tavola

LA DEDICO AI LETTORI DEL MIO BLOG E AI MIEI 'FANS'... la vita é in tavola, ma non perdiamoci in un bicchier d'acqua ;))

sabato 4 aprile 2009

SENZA PAROLE


E' un amore 'comodo'... forse, ma di certo il più sincero.... senza troppe pretese....Mi vuoi dare? Accetto.... se mi va ti faccio due fusa in cambio....ah, senza ipocrisia né falsità!
Mi stai antipatico? Non ti sopporto? alzo la coda e me ne vado, senza troppi scrupoli. W la sincerità!!!
Però come faccio gli occhioni io non te li fa nessun altro.... questo é certo e tu non puoi far altro che perderti.... in questi occhi che ti supplicano coccole.... anche se ciò significherà farti fare tardi al lavoro o rinunciare ad un'uscita con gli amici.E io per te,mio caro amico a quattro zampe... farei questo e altro... e anche se potessi.... non ti donerei la parola.... perché la nostra simbiosi é perfetta così, senza parole.....

domenica 8 marzo 2009

LO 'CHARM' DELLA VITA


Qualche giorno fa sono rientrata da Sharm El Sheik...una località che mi ero sempre ripromessa di non visitare, perchè troppo mondana, troppo priva di cultura...niente a che fare con il vero Egitto, quello dei Faraoni e dei fiori di Loto...
Invece quest'anno sono tornata sui miei passi e ci sono andata, per una vacanza di puro 'Kazzeggio' ... all'insegna della 'superficialità'....
Cavolo... se ne avevo bisogno.....avevo bisogno di incontrare persone che non conoscessero la mia storia e che mi trattassero per quello che sono,... avevo bisogno di fare cose diverse, che mi mettessero alla prova.... sia fisica che mentale...., avevo bisogno di capire che ognuno ha una sua disabilità con la quale lottare ogni giorno.....avevo bisogno di 'osare'....di nuovo... come ai vecchi tempi...perchè non ci rendiamo conto di quanto è bella la vita ... fino a quando non rischiamo di perderla...Ma soprattutto avevo bisogno di capire che dentro sono sempre la stessa Alessandra, forse un pò più matura e profonda..., e che fuori gli altri colgono solo ciò che vogliono cogliere....

martedì 3 febbraio 2009

VISIONE DISTORTA


Questa sera riguardavo un po’ di foto,…. Quelle foto.... che qualche mese fa mi sembravano inguardabili… :troppo grassa, troppo gongfia, troppo ‘storta’,troppo zoppa ( non so come, ma anche dalle foto percepivo il mio andamento incerto…). Ora invece mi apprezzo… in quelle stesse foto, con quel sorriso mai perso….. con quegli occhi così verdi di speranza….strana la vita…..o strani noi e la vita ci sembra complicata perché in realtà lo siamo noi??…. Boooohhhh!!
L'unica cosa che non é ancora cambiata é che le esortazioni mi sembrano sempre dei rimproveri..... E continuo a non sentire le parole che non mi hanno mai detto.

mercoledì 14 gennaio 2009

RITORNO ALLE LUCI BIANCHE


Questa volta non sono quelle di ospedale... ma quelle di una palestra...
Oggi pomeriggio sono passata a salutare Domenico,l' istruttore della palestra che mi soccorse quel famoso 21 Novembre.
Tra una chiacchiera e l'altra mi ha proposto di partecipare ad una lezione di Pilates e così, senza pensarci troppo mi sono ritrovata sotto delle luci bianche a fare esercizi di stretching.All'inizio avevo un pò paura... paura di non farcela, di non essere all'altezza,..di sembrare sgraziata nei movimenti. Bè, ai miei occhi mi sono sembrata un pò sgraziata , nei movimenti e nelle forme, ma me ne sono letteralmente fregata! Perdindirindina!!Un anno fa ero sulla sedia a rotelle..che gli altri pensino ciò che vogliono...Mi ha fatto bene...al corpo e alla mente....e tutti quanti ringrazio sinceramente!!
Il cerchio sta per chiudersi...